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L’Indonesia dell’ex velina Giulia Calcaterra tra surf e progetti

L’Indonesia dell’ex velina Giulia Calcaterra tra surf e progetti

L'Indonesia dell'ex velina Giulia Calcaterra

L’Indonesia dell’ex velina Giulia Calcaterra tra surf e progetti. “Quattro mura non fanno una casa”, dice Giulia Calcaterra parlando della sua nuova vita in Indonesia. “Casa sono le persone, le situazioni, gli amici, la famiglia”.

L’Indonesia dell’ex velina Giulia Calcaterra

La nuova sistemazione di Giulia è nella penisola di Bukit, nella parte meridionale dell’isola di Bali. Terra di surf, passione sempre più forte per Calcaterra. Ma non solo. “Mi sento a casa nel momento in cui mi trovo bene, ho i miei amici, sono accettata dai locali. Ho deciso di costruire le mie mura qua in Indonesia per via delle relazioni che ho costruito negli anni”.

Giulia, ci racconti com’è la vita in Indonesia?

Decisamente più light di quella di città. Poi io sono sempre molto impegnata, ma è totalmente diverso: ci sono l’oceano, le onde. Oltre a diversi servizi che costano molto meno: un massaggio, per esempio, ma anche andare a mangiare fuori. Dal punto di vista climatico in questo momento c’è molta umidità. È la stagione delle piogge, va da ottobre a marzo circa. In questo periodo anche le onde ne risentono, sono diverse rispetto all’estate: sono più dolci e tranquille, ci sono meno mareggiate.

Come sono gli indonesiani?

Sempre molto ospitali e tranquilli, trasmettono l’energia positiva. Sono molto easy-going. Vivono la vita in modo semplice e con il sorriso, è bello assorbire tutto questo. Anche ora continuo a sentirmi ospite ed è giusto rispettare la loro cultura, le loro preghiere, le cerimonie.

È semplice arrivare in Indonesia?

In questo momento è semplicissimo: si può ottenere il visto all’arrivo in aeroporto. Chiedono il green pass al controllo. Io ho preso un aereo con scalo a Doha e Jakarta, ma ci sono anche voli più veloci: dipende da quanto si vuole spendere…

E allora, cosa puoi dire a chi insegue il sogno di vivere di quello che ama?

“L’unica cosa che bisogna fare sono delle scelte che comportano sacrifici: bisogna saper convivere con situazioni scomode, con la solitudine, con cambi di direzione rispetto ad altre persone. Bisogna essere in equilibro con se stessi, non farsi influenzare da quello che si ha intorno e non fare qualcosa solo per mettersi in mostra. Dobbiamo capire cosa piace a noi, da lì costruire un nuovo percorso”.

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