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La confessione di Madame: “Ho sbagliato, mi vaccino”

La confessione di Madame: “Ho sbagliato, mi vaccino”

La confessione di Madame

La confessione di Madame: “Ho sbagliato, mi vaccino”. La cantante di Vicenza si è confessata in un post pubblicato sui social: “Non solo non ho eseguito prontamente quello anti-Covid ma non mi sono sottoposta ad altri: ora sta completando le vaccinazioni che servono”. Giorni di silenzio. Prima l’eliminazione dei post dal profilo Instagram, poi la pubblicazione di una foto e ancora di alcune “stories”.

La confessione di Madame: “Ho sbagliato, mi vaccino”.

Nessun riferimento alla bufera che l’ha travolta. Solo qualche canzone, il video di due mani che suonano al pianoforte. E poi le polemiche, le proteste per la presenza al concerto di fine anno al Circo Massimo di Roma, il caso “Sanremo” e la difesa di Amadeus e della Rai. Intanto, sempre silenzio. Finché, alle 17.10 di un anonimo mercoledì di inizio gennaio, Francesca Calearo, in arte Madame, decide di interromperlo.

Il pensiero dell’artista

Indagata dalla procura di Vicenza per falso ideologico, nell’ambito dell’inchiesta su false vaccinazioni anti-Covid per ottenere il green pass, la giovane artista vicentina ha affidato ieri il suo pensiero, o meglio la sua confessione, a un lungo scritto pubblicato su Twitter e Instagram. Tre pagine di testo che se da un lato raccontano una storia di vita “non semplice” dall’altro lasciano ancora più di qualche interrogativo sull’intera vicenda.

Una famiglia che non crede alla medicina

C’è una premessa: «Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative».  «In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del Covid ma non ho altri vaccini». E c’è una conclusione: «Ora proseguo e proseguirò a completare tutte le vaccinazioni necessarie per me e utili per gli altri».

Ho sbagliato

Tra l’inizio e la fine del testo che la ventenne artista vicentina, tra i big in gara al prossimo Festival di Sanremo, ha deciso di scrivere e pubblicare dopo essersi «presa del tempo per parlare di questo qualcosa di molto personale» c’è una storia individuale e anche una storia di famiglia.  Perché Madame (che ammette: «Ci sono così tante cose da dire che non saprei da dove cominciare ma spero con tutto il cuore che qui troviate tutto») parte proprio da lì, dalla sua famiglia che è stata «presa da un timore che l’ha condotta in contesti poco affidabili».

Non giudicatemi a priori

«Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana dopo aver subito un aborto qualche anno prima. Le cure che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali». «Tuttavia si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo». E aggiunge: «Durante il Covid i miei ci cascano».

Teorie di paura

La ventenne vicentina confessa di notare «da video, documenti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura. Al che mi sono spaventata e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo».
Ma, secondo quanto si legge nel suo racconto, è solo con l’apertura dell’indagine che si muove qualcosa.

«Un giorno a pranzo in montagna – scrive – arriva una telefonata dalla questura. Il lunedì mi presento da loro, sono indagata. Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa». E così «dopo una lunga chiacchierata con un infettivologo, lui mi prescrive una serie di vaccinazioni che reputa essenziali. Gli espongo ogni mio dubbio, lui pazientemente lo accoglie, mi risponde con disponibilità e io comprendo. Mi dà il contatto dei suoi colleghi del centro vaccinazioni e proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri».

È dalla confessione che Calearo passa quindi alle considerazioni. In primis «a tutte le persone che mi hanno scritto che ho fatto bene a non vaccinarmi voglio invitarvi a informarvi a mente lucida, senza prendersi dal panico. Fidatevi delle persone giuste. Nessuno vuole il vostro male. Lottiamo tutti quanti per un solo motivo: stare in salute e stare tranquilli».

Non abbiate paura

C’è un poi un messaggio che la giovane vicentina rivolge ai propri genitori «che reputo persone davvero intelligenti». Spiega: «Sono stati presi da un timore che li ha condotti in contesti poco affidabili. Per fortuna questa vicenda ha fatto ragionare anche loro e ho ricevuto dei feedback positivi rispetto alle mie nuove prese di posizione». La conclusione è un invito: «Non abbiate paura; perché la paura blocca la vita».

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