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Beyoncé sbanca ai Grammy Awards, Maneskin battuti

Beyoncé sbanca ai Grammy Awards, Maneskin battuti

Beyoncé sbanca ai Grammy Awards. Dopo 88 nomination, la cantante superstar del pop ha vinto il suo 32° Grammy per il miglior album di musica dance/elettronica. L’artista si è aggiudicata il record di vittorie e superando il direttore d’orchestra ungherese Georg Solti, scomparso nel ’97 e fermo a quota 31 Grammy.

Il secondo successo di Beyoncé della serata, che aveva già vinto il premio per la miglior canzone R&B con “Cuff It”, è arrivato per l’album “Renaissance”, il suo tributo alla musica dance nera e queer, con i ritmi di Bonobo, Diplo, Odesza e Rüfüs du Sol. In precedenza, il suo singolo numero 1 “Break My Soul” aveva vinto come miglior canzone dance/elettronica, mentre “Plastic Off the Sofa”, dallo stesso album, aveva vinto come miglior performance R&B tradizionale.

Beyoncé sbanca ai Grammy Awards

Beyoncè ha voluto fare una dedica speciale alla comunita’ Lgbtq+: “Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere”. In questa serata, in corsa con nove nomination, la cantante aveva già staccato Quincy Jones, che era appaiato al secondo posto nel numero di Grammy vinti con 28 premi. Ora diventa l’artista che ha vinto più Grammy nella storia. Il presentatore della serata, Trevor Noha, l’ha definita ‘The Goat’, acronimo che sta per “Greatest of All Time”, la migliore di tutti i tempi.

Vince Harry Styles

Il miglior album dell’anno però lo ha vinto il cantautore britannico Harry Styles con il suo Harry’s House, l’ex One Direction aveva già vinto stasera il premio come ‘miglior album pop vocal’, si tratta del terzo Grammy su nove nomination. Adele ha vinto nella categoria  “Best Pop Solo Performance” con Easy On Me. La canzone dell’anno è stata a sorpresa Just Like That della cantautrice Bonnie Raitt. About Damn Time di Lizzo è il “Record of the year”, la migliore registrazione dell’anno.

Maneskin battuti ma la prima nomination è un gran traguardo

Il 2023 sarà ricordata anche come l’edizione della prima candidatura ai Grammy dei Måneskin come “best new artist” e anche se sono stati battuti dalla cantante jazz di 23 anni Samara Joy, essere entrati dalla porta principale della musica americana è un grande riconoscimento per i ragazzi del rock. Joy ha vinto anche un altro Grammy, per il miglior album vocale jazz.

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